Fummo nei capricci dell'estate,
fummo colpiti dalla lussuria
ricordo i nostri corpi pronti ai peccati
eccitati di innocenza finta.
Fu una stagione invasa dal profumo di tiglio
cento dollari al mese
una stanza arredata,
un nascondiglio.
Il fior dell'anima colpito
dal maestrale dei cinque sensi,
ondate di marea sulla riva
del nostro ardore di perdenti.
Felici un attimo per tutta una vita
sotto i cieli chiari che
godevano dell'ala,
noi sbronzi e amanti imbizzarriti
noi fusi alla terra solitari.
Fummo oh,
frammenti sparsi nel viale della storia,
ilari giocolieri sul piedistallo
di un sogno,
ora fuggita è la speranza come un ladro
io, qui poeta son da solo.
Pensa, mi dico
alla tua anima impura,
ai suoi segreti tristi
alle avventure, alle lotte,
al perso Paradiso dell'amore,
pensa alla caduta e poi
davanti allo specchio io non mento,
Vai al diavolo ricordo
gloria agli amanti nell'Inferno.